Chi siamo
AIPD Caserta
La sede di Caserta è presente sul territorio da circa un trentennio, nasce nell’ottobre del 1989 ad opera di un gruppo di genitori che in assenza di una vera e propria sede organizzavano in maniera autonoma i diversi progetti da realizzare con i propri figli.
Nel corso del tempo AIPD Caserta è diventata una realtà sempre più grande e attiva sul territorio, aumentando sempre di più il numero dei soci iscritti.
Ad oggi si contano all’incirca 100 soci.
Lo Staff
L’Associazione ha come collaboratori interni una Coordinatrice, Psicoterapeuta e 8 operatori professionali con diversi titoli. Sono presenti, inoltre, Volontari, Tirocinanti e volontari del SCN.
AIPD Nazionale
L’AIPD è un Ente del terzo settore regolarmente iscritta al RUNTS. L’associazione nasce nel 1979, come risposta ad un piccolo gruppo di famiglie che insieme ai bambini si unirono dando vita all’ABD (Associazione bambini Down).
Negli anni successivi, visti i numerosi successi, l’Associazione iniziò ad ingrandirsi e a diffondersi in tutta Italia tanto che decisero di aprire la prima sezione a Viterbo. Con il tempo cresce e si fa conoscere in tutta Italia, ad oggi conta 58 sezioni.
Alla fine degli anni 90 dalla sede di Viterbo, si spostano a Roma. Data sicuramente da ricordare è il 4 Ottobre 1987, giorno in cui, a seguito dello spostamento nella capitale, fu organizzata la prima giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down nelle piazze italiane. (che ancora oggi si celebra la seconda domenica di ottobre di ogni anno)
Grazie alle numerose iniziative aumentano i convegni e seminari destinati alla creazione di progetti destinati a tutte le Associazioni presenti in Italia. Nel 1992 ABD si trasforma in AIPD (Associazione Italiana Persone Down).
LA SINDROME DI DOWN
Cos’è la sindrome di Down? La sindrome di Down è una condizione genetica caratterizzata dalla presenza di un cromosoma in più nelle cellule: invece di 46 cromosomi nel nucleo di ogni cellula, ne sono presenti 47, è presente un cromosoma n.21 in più; da qui il termine scientifico per indicarla: Trisomia 21. Genetico non vuol dire ereditario, infatti nel 98% dei casi la sindrome di Down non è ereditaria. La conseguenza di questa alterazione cromosomica è una condizione caratterizzata da un variabile grado di ritardo nello sviluppo mentale, fisico e motorio della persona.
Non conosciamo affatto quali siano le cause che determinano le anomalie cromosomiche in generale. Sappiamo però che:
- Le anomalie cromosomiche, soprattutto le trisomie, sono un evento abbastanza frequente che interessa circa il 9% di tutti i concepimenti (alla nascita però solo lo 0,6% dei nati presenta un’anomalia cromosomica a causa dell’elevatissima quota di embrioni che va incontro ad un aborto spontaneo);
- L’incidenza delle anomalie cromosomiche in generale, e quelle della Trisomia 21 in particolare, è assolutamente costante nelle diverse popolazioni, nel tempo e nello spazio;
- Tutte le possibili ipotesi eziologiche fino ad oggi formulabili (agenti chimici, radiazioni ionizzanti, infezioni virali, alterazioni metaboliche o endocrine materne) non sono state mai avvalorate dalle molte ricerche condotte.
In definitiva si ritiene che l’insorgenza delle anomalie cromosomiche sia un fenomeno “naturale”, in qualche modo legato alla fisiologia della riproduzione umana.
Numerose indagini epidemiologiche hanno messo in evidenza che l’incidenza aumenta con l’aumentare dell’età materna: questo non esclude che nascano bambini con sindrome di Down anche da donne giovani, ma in una donna più anziana ci sono maggiori probabilità.
La presenza della sindrome di Down nel neonato è scientificamente diagnosticabile, con un’analisi cromosomica, fatta su un prelievo di sangue; caratteristiche fisiche e somatiche nel neonato possono portare alla instaurazione del dubbio e quindi all’accertamento scientifico.
Il nome “sindrome di Down” viene, come per tutte le sindromi, dal nome del dott. Langdon Down, che per primo nel 1866 identificò questa sindrome e le sue principali caratteristiche.
La sindrome di Down può essere diagnosticata, anche prima della nascita con l’amniocentesi o villocentesi o un prelievo di sangue (minore percentuale di attendibilità) o anche con ecografia morfologica di II livello, (sempre con minore percentuale di attendibilità).
Attualmente in Italia 1 bambino su 1200 nasce con questa condizione. Grazie allo sviluppo della medicina e alla maggiore attenzione dedicata a queste persone, la durata della loro vita si è allungata, così che si può ora parlare di un’aspettativa di vita di 62 anni, destinata ulteriormente a crescere in futuro. Si stima che oggi vivano in Italia circa 38.000 persone con sindrome di Down di cui il 61% ha più di 25 anni.
Cosa Facciamo
Percorsi di Autonomia
I Percorsi di autonomia prevedono metodologie diverse a seconda della fascia d’età per cui sono così suddivisi:
- Gruppo “Gioco e Imparo”: Bambini di età compresa tra i 4 e i 10 anni
- Gruppo “Esploratori” : Pre-adolescenti di età compresa tra i 10 e i 15 anni
- Gruppo “Club dei ragazzi in gamba” : Adolescenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni
- ATL (Agenzia del Tempo Libero): Adulti dai 20 anni in su
- Casa Lumaca (appartamento gestito da Aipd dove si svolge un progetto di semiresidenzialità)
Servizio di Informazione e Consulenza
- Gruppi Sostegno alla genitorialità
- Percorsi di sensibilizzazione nelle scuole
- Referente scolastico con partecipazione ai GLO, consulenza insegnanti/genitori
- Percorsi individuali e/o di gruppo per persone con SdD, genitori e per famiglie
- SIL Servizio di orientamento e di inserimento lavorativo
Diventa Volontario
Hai voglia di dedicare un po’ di tempo al volontariato? In associazione c’è posto e c’è qualcosa da fare per tutti, diventa volontario!
Vuoi sapere cosa puoi fare da volontario?
Le iniziative dell’associazione sono tante:
- Condividere tempo e momenti di allegria con bambini, ragazzi ed adulti con sindrome di Down, affiancando gli educatori nelle varie attività;
- Organizzare e gestire eventi (mercatini, feste, manifestazioni…);
Per saperne di più contattaci.
Diventa Socio
Possono diventare soci ORDINARI, le persone con sindrome di Down, genitori, fratelli, sorelle, parenti entro il IV grado e tutori di persone con SD che si impegnino nei limiti delle singole possibilità e competenze, a prestare volontariamente e gratuitamente con spirito di solidarietà la propria opera e collaborazione per l’attuazione ed il perseguimento dello scopo dell’Associazione.
I soci ordinari che si iscrivono presso la sede di AIPD Caserta diventano automaticamente anche soci dell’AIPD Nazionale. In questo caso la quota pagata alla sezione comprende anche la quota nazionale.
Come si Diventa Socio?
Occorre compilare e consegnare alla Presidente la scheda di iscrizione, la lettera sul trattamento dati personali e versare la quota associativa annuale.
Per informazioni più dettagliate contattare AIPD Caserta inviando un’e-mail a presidente@aipdcaserta.it
Sostienici
Associazione Italiana Persone Down
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